Nella bassa pianura friulana, lungo il confine con il Veneto, si trova il Borgo di Sesto al Reghena, considerato uno dei Borghi più belli d’Italia. E’ circondato da campi coltivati e distese di verde e si sviluppa attorno alla rinomata Abbazia di Santa Maria in Silvis. Simbolo centrale del Borgo, l’Abbazia benedettina, secondo testimonianze storiche, è stata eretta per diffondere sul territorio potere, spiritualità e arte.
Sicuramente il Borgo presenta ancor oggi l’aspetto ricco e nobile di un tempo, valorizzato dal verde circostante e dai limpidi corsi d’acqua. Allo stesso tempo, conserva il suo fascino spirituale e antico grazie ai numerosi scavi archeologici, alcuni anche recenti, che hanno fatto emergere interessantissimi reperti risalenti all’età del bronzo. Vediamo assieme gli aspetti storici e culturali del Borgo di Sesto al Reghena.
Il nome stesso del Borgo fa risalire le sue origini all’epoca romana. La parola “Sesto” riconduce alla sua localizzazione, esattamente al sesto miliario della strada che collegava Concordia con il Norico. Reghena fa riferimento, ovviamente, al nome del fiume che lo attraversa.
Ma le origini di questo luogo sono molto più antiche, ci riportano ad un’epoca pre-romana. Quest’area per anni è stata utilizzata come stazione di rifornimento per coloro che viaggiavano verso nord.
Durante la dominazione longobarda ci fu un forte sviluppo del territorio che, in seguito, venne invaso dagli Ungari.
Il massimo splendore viene però raggiunto nel periodo del Medioevo, quando fu eretta l’Abbazia e il Patriarcato di Aquileia incluse nei suoi territori anche la zona di Sesto al Reghena. In seguito venne a far parte della Repubblica Veneta fino al trattato di Campoformido del 1797. Nell’Ottocento fece parte prima del Regno Lombardo-Veneto, poi del Regno d’Italia.
L’Abbazia di S. Maria in Sylvis, simbolo del Borgo di Sesto al Reghena, venne denominata in questo modo proprio perché sorge in una estesa selva (“silva” in latino). Fu fondata verso la metà dell’VIII secolo, per merito di tre fratelli, appartenenti a una nobile famiglia longobarda. Purtroppo nell’899 venne distrutta quasi completamente, in seguito all’invasione degli Ungari. Tra il 960 e il 965, trovò nuova vita grazie all’abate Adalberto II che la ricostruì. Da questo momento, assume sempre maggiore valore non solo spirituale, ma anche civile, divenendo un vero e proprio castello medievale circondato da fossati e torri.
Assieme al territorio di Sesto al Reghena, anche l’Abbazia passò prima sotto il Patriarcato di Aquileia poi sotto la dominazione della Repubblica Veneta. Ma le vicissitudini dell’Abbazia non finirono: i beni e le sue proprietà vennero persino messi all’asta. Infine, nel 1818, passò sotto la giurisdizione della diocesi di Concordia e nel 1921 si riappropriò del titolo di “Abbazia” che le venne riconosciuto dalla Santa Sede.
Il Comune di Sesto al Reghena si trova nella provincia di Pordenone, al confine con la Provincia di Venezia, lungo la direttrice Portogruaro-Conegliano. Questa sua posizione strategica le consente di essere facilmente raggiungibile dai centri vicini.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di terreni coltivati, spazi verdi, con varietà di flora e fauna autoctone e la presenza di numerosi corsi d’acqua.
I simboli e i punti d’interesse presenti nel Comune di Sesto al Reghena sono numerosi. Troviamo 3 tipiche ville venete:
Di proprietà privata e non visitabile, è situata nella frazione di Ramuscello ed è uno scenografico complesso padronale del XVII secolo.
Altri luoghi particolarmente caratteristici sono:
Lo scrittore Ippolito Nievo ambientò proprio in questo paesaggio campestre alcune pagine del suo libro più famoso “Le confessioni d’un italiano”.
E’ collocata all’interno di una proprietà privata in località Banduzzo.
ll comune di Sesto al Reghena conta oggi circa 6.400 abitanti su una superficie di 40 chilometri quadrati.
Comprende 3 frazioni: Bagnarola, Marignana, Ramuscello e ben 12 località Mure, Casette, Versiola, Stalis, Vissignano, Santa Lucia, Banduzzo, Settimo, Braidacurti, Santa Sabina, Madonna di Campagna, Borgo Siega.
Il Comune di Sesto al Reghena, si presenta come un territorio ricco e vivace, provvisto di tutte le strutture e i servizi necessari per chi vi abita. Vista la ricchezza del terreno non mancano le aziende agricole e cantine specializzate, ma troviamo anche industrie e attività commerciali di vario genere.
Il fascino di questo luogo è dato proprio dalla presenza di resti storici ben conservati assieme a abitazioni, ville, giardini e industrie affiancate in modo discreto ed elegante. Per questo non mancano associazioni e centri culturali che diffondono e mantengono vive le tradizioni, l’arte, la cultura e i ricordi del passato.
Ecco di seguito le principali iniziative che si svolgono nel Borgo di Sesto al Reghena.
“Festa patronale di Maria S.S. Assunta”
quando: 15 Agosto
cos’è: giornata di festa per la patrona della città: Maria Assunta.
“Sesto Vintage”
quando: metà luglio
cos’è: come rivivere i magici anni ’50 con musica, ballo, dj, chioschi, mercatino e tanto altro
“Tra sentieri e sapori”
quando: un? week end di maggio
cos’è: un fine settimana di assaggi, passeggiate, arte e cultura
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fonti:
Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini