Ci sono alcuni libri che hanno la capacità di catturare immediatamente l’attenzione, e invogliano il lettore a scoprire cosa viene svelato in ogni pagina. Questo, a mio avviso, ne è un esempio. La scrittura è semplice, ma, allo stesso tempo, invita a riflettere nel profondo. Potremmo definirlo una guida per la vita, ma non sarebbe del tutto vero. Si tratta anche di un racconto coinvolgente, un dialogo tra due amici e colleghi. E’ anche una storia che nasce da un’esperienza vera, vissuta da Robin Sharma, scrittore canadese e autore. In queste poche righe mi piacerebbe incuriosirvi a tal punto da invogliarvi alla lettura.
L’autore, Robin Sharma nella sua vita è stato prima professore di diritto e poi avvocato. Un giorno ha deciso di lasciare tutto, compreso il suo lavoro, per viaggiare e andare alla ricerca delle tecniche che migliorano la vita. Nasce proprio da questa esperienza vera la trama del libro. Il protagonista de “Il monaco che vendette la sua Ferrari” si chiama Julian Mantle, è un avvocato di successo, ammirato e anche invidiato. Ha tutto quello che un uomo potrebbe desiderare: un lavoro stimato, una meravigliosa casa, soldi… tanti e una fiammante Ferrari rossa. Il suo aspetto è tipico dell’uomo di un certo successo, abituato a lavorare sempre, a non avere orari, incurante della forma fisica, grassottello e oberato dagli impegni.
La sua vita in apparenza sembra perfetta, ma il suo corpo si ribella allo stress che lo opprime da tempo. Un giorno accade qualcosa che cambia improvvisamente il suo destino. Durante un’udienza in tribunale, viene colpito da un infarto. Portato d’urgenza in ospedale, riesce a sopravvivere al terribile episodio, ma da quel momento decide di cambiare vita. Abbandona tutto quello che possiede: la casa, il lavoro, la famiglia e i colleghi e vende la sua amata Ferrari. Parte, quindi, per un viaggio che lo porta tra le cime dell’Himalaya. Proprio in questo luogo silenzioso e mistico, Julien rinasce. Qui, grazie ai Saggi di Sivana ritrova un nuovo equilibrio, scoprendo cosa veramente è importante e cosa rende felici.
“Il monaco che vendette la sua Ferrari” ha ricevuto un enorme successo, con oltre 60.000 copie vendute. Ma non penso che la sua popolarità sia dovuta alla trama raccontata. Penso invece che il merito di tanto successo sia dato dalla facilità di lettura, dalla profondità degli argomenti trattati e dalla concretezza di spunti e discipline suggerite per vivere meglio fisicamente e spiritualmente.
Nella lettura di questo libro si scoprono diversi princìpi. Alcuni di questi a mio parere sono concetti che abbiamo dimenticato oppure non ci sono mai stati spiegati così nel profondo. La potenza delle discipline trasmesse nel libro sta proprio nella loro semplicità.
Siamo soliti non dare peso alle cose semplici oppure darle per scontate. Forse perchè ci sembrano in apparenza non importanti. In realtà è proprio nella semplicità che riusciamo a scoprire meglio chi siamo e dove vogliamo arrivare. Il bello de “Il monaco che vendette la sua Ferrari” sta proprio nelle serie di tecniche che vengono insegnate. Non diamole per scontate, perchè nascondono un forte potenziale di miglioramento su noi stessi.
Robin Sharma inoltre ha la delicatezza e l’intelligenza di non dare risposte assolute o miracolose per la vita. Semplicemente racconta alcune pratiche che possono essere d’aiuto per imparare a guardarsi dentro e riconoscere ciò che conta veramente e ciò che rende felici. Propone una serie di piccoli esercizi concreti che possiamo tutti fare ogni giorno. Sta poi a ciascuno di noi cogliere quei suggerimenti che meglio ci rappresentano e farli nostri testandone gli effetti.
“Il monaco che vendette la sua Ferrari” non è solo un libro. Possiamo definirlo un percorso. Durante questo cammino in salita gli insegnamenti trasmessi vengono descritti anche grazie a metafore. Alla fine di alcuni paragrafi, inoltre, troviamo anche degli schemi riassuntivi. Come ogni percorso di crescita possiamo incontrare dei tratti che immaginiamo di mettere in pratica velocemente e altri che hanno bisogno di tempo. Il primo insegnamento che ci viene dato è che in ogni istante siamo sempre noi in grado di scegliere la direzione da prendere. Siamo noi che determiniamo i nostri pensieri, il nostro atteggiamento, le nostre scelte e i nostri successi.
Se lavoriamo allora su noi stessi possiamo dare vita ogni giorno a questo cammino di crescita personale. Siamo soliti pensare che a crescere debbano essere solo i bambini o gli adolescenti, facendo esperienze e maturando nelle conoscenze. Un uomo “arrivato” nella vita professionale e personale si suppone non abbia più necessità di crescere. Nulla di più sbagliato. Il cambiamento e il miglioramento continuo fanno sempre parte della nostra vita. E la vita non è statica, ma è in continuo movimento. Oggi, più che mai, travolti da questa Pandemia, ci rendiamo conto quanto i cambiamenti, anche drastici, ci riguardano da vicino. Solo chi ha la forza e la capacità di adattamento, riesce a raggiungere un nuovo equilibrio e un nuovo benessere.
Certo, non possiamo dire che tutto ciò sia facile. I percorsi in salita sono sempre faticosi, e i cambiamenti difficili da superare. Il trucco sta nel compiere piccoli passi, senza fermarci. Ogni giorno aggiungere un piccolo miglioramento alla nostra quotidianità. Le tecniche suggerite nel libro sono certa che possono essere un ottimo spunto per raggiungere la meta della soddisfazione e della felicità vera.
Consigli, riflessioni, tecniche, esperienza, esercizi ma anche emozioni, paure e soddisfazioni. Sono tanti gli elementi che compongono questo libro. “Il monaco che vendette la sua Ferrari” non può mancare nella libreria di casa. La sua lettura è adatta a tutti, consigliata proprio perchè immediata, scorrevole e pratica. Anche i concetti più difficili, astratti e lontani vengono proposti con semplicità. Ora sta a noi iniziare a mettere in pratica qualche tecnica, un poco per volta e scoprire su noi stessi l’effetto che fa.