venerdì 19 luglio 2024

La casa di Ho Chi Minh

Vi siete mai chiesti qual è la vostra casa ideale? Avete mai visto una casa e sentito subito il desiderio di abitarci? A me è successo, durante un viaggio, ve lo racconto.

di Chiara Gobbato
La casa di Ho Chi Minh

"Ricordate, la tempesta è una buona opportunità per il pino e per il cipresso per mostrare la loro forza e la loro stabilità." Ho Chi Minh.

Se qualcuno dovesse chiedermi quale rappresenta la mia casa ideale, non avrei alcun dubbio! L’abitazione dei miei sogni dovrebbe assomigliare il più possibile alla casa di Ho Chi Minh. Ho avuto l’onore di visitarla in occasione di un viaggio in Vietnam. Le emozioni che ho provato sono ancora ben impresse nei miei ricordi. 

Ci troviamo nel periodo tipico delle ferie, in periodo di viaggi. Ecco perché ho pensato di riproporre un articolo che nasce proprio da un viaggio che ho fatto qualche anno fa. Il Vietnam è una meta che mi ero ripromessa da tempo di visitare. Si tratta di un paese unico, dove si viene immersi in una natura dirompenti, e dove si possono scoprire culture, etnie e religioni affascinanti e leggendarie.

Ad Hanoi, vicino ad uno stagno, in un’area verde, ricca di vegetazione, si trova la casa di Ho Chi Minh. Non si tratta di una casa qualunque e non si tratta neanche di ambienti arredati con design di lusso o finiture di pregio. La casa di Ho Chi Minh è semplice, minimale, immersa nella natura, potrei definirla pura.

Ho Chi Minh: storia e figura

Hồ Chí Minh è lo pseudonimo di Nguyễn Sinh Cung (1890-1979). È stato un rivoluzionario, politico e patriota vietnamita, primo ministro del Paese dal 1945 al 1955 e Presidente dal 1955 al 1969. Ha fondato il movimento per l’indipendenza del Vietnam e venne acclamato come Presidente della Repubblica Democratica di questo Paese.

La sua vita fu piuttosto movimentata. Viaggiò moltissimo, inizialmente per l’Europa, alla ricerca di un lavoro. Si dedicò ad occupazioni diverse, anche umili, come addetto alle pulizie, cameriere, cuoco e montatore cinematografico. La maggior parte del tempo libero lo dedicava, però, a leggere nelle biblioteche pubbliche. 

In seguito visse a New York e a Boston, dove lavorò come panettiere, poi a Brooklyn come dipendente di una ricca famiglia. Ritornò, poi a Parigi e si dedicò a vari mestieri: operaio, fotografo, tipografo e giornalista. Per un periodo si trasferì anche in Russia, ma con l’inizio della guerra civile cinese, iniziò una lunga serie di peregrinazioni tra Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Italia e Thailandia. 

Tornò in Vietnam nel 1941, dopo trent’anni di assenza, ed organizzò un altro quartier generale nelle grotte di Pac Bo. In tale circostanza venne fondato il movimento Viet Minh per l’indipendenza del Paese. Ho Chi Minh, tra i vari interventi, nazionalizzò le scuole, rese l’istruzione obbligatoria e gratuita per tutti. Conservò sempre un ruolo moderato all’interno del paese tanto da venire chiamato affettuosamente “Zio Ho” (Bác Hồ).

La sua casa

In seguito all’indipendenza del Paese nel 1954, Ho Chi Minh si rifiutò di vivere nel lusso del palazzo presidenziale. Preferì piuttosto dimorare nelle aree della servitù posizionate sul retro. 

La casa, che si fece costruire, riflette perfettamente il suo stile di vita semplice, moderato, ma allo stesso tempo ricco di idee e unico. Si tratta di una piccola palafitta in legno dove lo “Zio Ho” ha vissuto e lavorato gli ultimi 15 anni della sua vita.

Camminando lungo un sentiero di 300 passi, chiamato “Mango Alley”, situato all’interno di un frutteto di alberi di mango, si arriva alla palafitta. È circondata da siepi di ibisco, di fronte si estende un laghetto con pesci e attorno un giardino molto bello, ricco di vegetazione. Ci sono frutti, fiori e alberi che offrono un’atmosfera unica, drasticamente diversa dai palazzi enormi e moderni di Hanoi.

Curiosando all’interno della casa il senso di semplicità e purezza non viene meno, grazie alla sorprendente semplicità degli arredi. Tutto è rigorosamente realizzato in legno, quasi a voler scegliere come unico materiale quello più raffinato ed elegante che esista in natura. L’abitazione è piccola ed è realizzata come una palafitta con gli ambienti elevati. Mentre nello spazio sotto la casa, completamente aperto, si trova l’ufficio di Ho e uno spazio adibito a ricevimento dove venivano accolti gli ospiti importanti.

Emozioni legate alla casa

È difficile alle volte spiegare le emozioni che si provano nel visitare alcuni ambienti. Per me, questo luogo incantato è stato un amore a prima vista. La casa è curata, pulita, semplice, immersa nella vegetazione e ha scaturito spontaneamente in me il desiderio di viverci.

Una casa, per essere quella ideale, non deve per forza essere grande o lussuosa. Esistono degli elementi diversi che rendono un’abitazione unica. Il primo elemento, che ho imparato dalla casa di Hồ Chí Minh, è offerto dal contesto naturale in cui è ambientata. Oggi, più che mai, anche noi che lavoriamo nel campo immobiliare, sappiamo quanto valore abbia una casa se dispone di giardino, di alberi, di fiori e magari anche di frutti

giardino della casa di Ho Chi Minh

Altro aspetto è che il valore di una casa si misura anche in base a quanto l’abitazione sia accogliente e aperta a ricevere gli ospiti. La casa dello “zio Ho” è un invito ad entrare, è uno stimolo alla condivisione

Ho la sensazione che la sua dimora sia stata e sia ancor oggi una testimonianza della sua semplicità e diplomazia, ma anche un chiaro segnale del valore del suo pensiero lasciato agli eredi. Una casa è più preziosa e ricca se consente a chi entra di sentirsi accolto completamente e di sentirsi a proprio agio. A nessuno è vietato entrare, proprio come accade ancor oggi ad Hanoi. Nel sontuoso palazzo presidenziale non è possibile al pubblico accedere, invece in alcune aree del parco dove si trova la palafitta di Ho Chi Minh si può passeggiare liberamente tra le meraviglie naturali che circondano la piccola dimora.

Conclusioni

Hồ Chí Minh è stato l’eroe della liberazione popolare del suo Paese. Ha viaggiato moltissimo e ha conosciuto persone delle più svariate origini etniche. Avrebbe potuto vivere in un’abitazione più lussuosa, ma ha preferito la sobrietà, che lo ha distinto lungo tutta la sua vita.

Il mio augurio è che la nostra “Squadra Gabetti” possa essere il più possibile d’aiuto alle persone che stanno cercando la propria “casa di Hồ Chí Minh”. 

Se vuoi approfondire il tema della casa ideale puoi leggere anche l’articolo Ecco perchè scegliere una casa con giardino”.

Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini