venerdì 2 agosto 2024

"La felicità sulla porta di casa"

Una storia vera che diventa un romanzo coinvolgente e commovente

di Eliana Battiston

Chi è pronto a cambiare almeno un po’ la vita di qualcun altro? A regalare un sorriso, un momento di speranza, un gesto di solidarietà.

La felicità sulla porta di casa” è il primo libro che abbiamo scelto per questa rubrica. Quando si avvicina l’estate, inizia per noi la ricerca frenetica di libri che riconducono alla “casa”. Nel mese di Agosto, infatti, il nostro Blog dedica l’uscita settimanale a un libro. Insomma, è diventata una tradizione, durante la pausa estiva, consigliarvi una lettura alla settimana che richiama il concetto di casa. 

“La felicità sulla porta di casa” è il primo libro che abbiamo scelto per voi. La casa spesso rappresenta un elemento centrale in racconti o guide utili a varie attività domestiche. In questo romanzo, invece, la casa non è protagonista di una storia, ma piuttosto diventa il simbolo di un gesto solidale che si compie propria sulla porta d’ingresso

“La felicità sulla porta di casa” è un racconto che potremmo dire magico, sicuramente commovente. Un romanzo che trae ispirazione da una storia vera, ed è proprio questo aspetto, a mio avviso, che rende il libro ancora più originale, unico e capace di scaldare il cuore.

La trama

Per anticipare il meno possibile a chi desidera leggere il romanzo, eviterò di approfondire i dettagli della trama. Solo qualche cenno è utile a capire quanto è curiosa e sorprendente questa storia.

La protagonista è una giovane donna, Hope Jensen, un’aspirante giornalista. Già dalle prime pagine, dove si racconta come viene cresciuta questa ragazza, si intuisce quanto il racconto presenta dello straordinario. Ma il momento cruciale scaturisce un 25 dicembre, quando Hope trova un barattolo sulla porta di casa. Si tratta di un “un dono inaspettato … Nessuna traccia del mittente, nessun biglietto. Il regalo, però, riesce a strapparle un sorriso, dopo tanto tempo.

È da questo punto del libro che parte la vera e propria storia, nella quale la giovane, determinata e curiosa, intende scoprire tutti i segreti che sono nascosti dietro a questo barattolo misterioso, e al gesto solidale che lo rappresenta. 

Il risultato finale è una storia che ha dell’incredibile, a tratti con sfumature tragiche, ma che si conclude in un modo unico. Ma tutto nasce da un gesto, piccolo a pensarci, ma grande allo stesso tempo, in grado di influenzare tante persone e generare un vero e proprio fenomeno.

Un piccolo gesto

In fondo, la storia emozionante e unica che viene raccontata nel libro non svela nulla di nuovo. Sicuramente, però, risveglia molti sentimenti nell’animo di ciascuno, sia dei protagonisti che del lettore. 

In fin dei conti, non servono gesti plateali per creare qualcosa di unico. Sono invece i piccoli gesti che fanno la differenza, perché basta poco per fare del bene e rendere felici gli altri.

Sembra facile a dirsi, ma alle volte risulta difficile compiere anche semplici gesti, perché in fondo ci sembra che non siano così importanti. Ecco, il libro ci racconta, con una storia vera, quanto i piccoli gesti siano in grado di compiere qualcosa di grande, di talmente grande da riuscire a cambiare le persone. E il bello è che i primi a cambiare siamo noi che, proprio nell’istante in cui compiamo il piccolo gesto solidale, riusciamo ad assorbire tutto il suo beneficio.

A chi lo consiglio

A chi consiglio la lettura di questo libro? Facile, questo è uno di quei libri che può essere tranquillamente consigliato a tutti. È scorrevole nella lettura, racconta una storia coinvolgente e affascinante, è adatto a lettori di qualsiasi età

Lo stile di scrittura è fluido, si legge tutto d’un fiato, ma offre diversi spunti di riflessione che man mano diventano sempre più forti e insistenti. Alla fine il lettore entra in una visione della vita diversa, più umana, solidale e rivolta al prossimo. 

Sicuramente rappresenta la lettura ideale per chi ama i racconti di storie vere, dallo stile un po’ romantico e che riescono a smuovere i cuori, come solo i gesti semplici sanno fare.

A questo punto la domanda è: “Chi è pronto a cambiare almeno un po’ la vita di qualcun altro? A regalare un sorriso, un momento di speranza, un gesto di solidarietà?

Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini