Il Superbonus 110% continua ad essere un tema di forte interesse per tutti coloro che desiderano realizzare lavori di riqualificazione energetica nelle abitazioni di proprietà. Continuiamo ad approfondire alcune questioni che riguardano quanto approvato in Senato nel 2020 con il decreto Rilancio d.l. 34/2020. In questa seconda parte vediamo nello specifico la cessione del credito e analizziamo le figure coinvolte nell’intero processo.
Uno degli aspetti principali del Superbonus è rappresentato dalla possibilità di optare per la cessione del credito d’imposta. In cambio dell’esecuzione dei lavori, il credito d’imposta può essere ceduto all’impresa realizzatrice degli interventi o ad altri soggetti, tra cui banche, intermediari finanziari e General Contractor. Nel caso si scelga questa soluzione, è importante sapere che la cessione del credito non tiene conto della capacità fiscale del cedente, pertanto il credito viene ceduto in unica soluzione all’inizio.
Se l’intervento viene realizzato su una abitazione singola, il cliente è libero di scegliere come e quanto cedere: può recuperare l’intero credito personalmente oppure può anche decidere di cederne solamente una parte.
Qualora l’intervento interessa un condominio, ogni condomino ha la libertà di scegliere se cedere il credito o pagare l’importo e portarlo in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.
Generalmente no. Per poter affrontare questo aspetto, sarebbe necessario valutare ogni singolo caso e con ogni singolo interlocutore, perché ogni banca ha la sua offerta e ogni impresa (nel caso di sconto in fattura) segue la sua economia. Nel caso di cessione del credito ad un General Contractor, mediamente viene riconosciuto il 100% del credito maturato.
Per rispondere a questa domanda preferisco parlare di ruoli, oltre che figure: in quanto alcune attività possono essere realizzate dalla stessa figura, anche se bisogna tener conto che non sempre è così. In sintesi le attività che rientrano nel processo e le relative figure sono:
– parte architettonica e computo opere: progettista
– asseverazione urbanistica: progettista
– opere di sanatoria qualora necessarie: progettista
– parte energetica ante e post: termotecnico
– pratiche enea: termotecnico
– valutazione della congruità della spesa: asseveratore
– calcolo fiscale del credito: certificatore.
Si aggiungono poi due figure che variano a seconda del tipo di intervento (se privato o se in condominio):
– amministratore di condominio per moduli di cessioni e invii;
– commercialista per le stesse mansioni, in caso di interventi privati.
Chiaramente nel processo entra in gioco anche un altro interlocutore che riguarda la gestione del credito. Con lo sconto in fattura, la figura che si aggiunge è quella dell’impresa che si occupa del lavoro. Con la cessione del credito entra in gioco invece la Banca, o l’intermediario finanziario, oppure il General Contractor.
In un processo complicato come quello dell’ottenimento del Superbonus 110%, possiamo optare per la cessione indiretta che però va costruita in autonomia su tutto, compresa la gestione di tutte le imprese e i loro flussi di pagamenti, oppure optare per un progetto “all inclusive” utilizzando un General. Dal mio personale punto di vista il General Contractor ha la funzione di garantire il controllo di tutte le fasi e gestire il processo in ogni passaggio.
Ogni figura che interviene, dal primo professionista all’impresa che esegue i lavori all’eventuale General Contractor che acquista il credito, ognuno di essi ha una sua specifica responsabilità che deve essere obbligatoriamente coperta da precise polizze.
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