A Pordenone il mese di settembre è particolarmente attivo per uno degli eventi più importanti che caratterizzano la città. Durante questa XXIV edizione di Pordenonelegge troviamo ideale dedicare un articolo a questo centro ricco di storia.
Per chi non lo sapesse, Pordenone ha origini portuali, che restano impresse nel suo nome. In lingua latina era “Portus Naonis”, Porto del fiume Noncello, corso d’acqua che, in epoche passate, ha consentito un ricco transito commerciale fra i territori veneziani e l’area nordica.
Pordenone ha un ricco passato culturale. E’ anche la città natale di Giovanni Antonio de Sacchis (1484-1539), detto il Pordenone. È considerato il massimo pittore friulano del Rinascimento. Ha realizzato spettacolari affreschi per le maggiori chiese dell’Italia settentrionale.
Pordenone viene citata per la prima volta nel 1204 tra le righe del Diario di Viaggio di Wolger di Passau, futuro Patriarca di Aquileia. Ma, in base ai rilevamenti storici, la sua nascita viene fatta risalire verso la fine del primo millennio. Si suppone che in questo periodo un gruppo di abitanti provenienti da Cordenons e Torre si trasferisce sull’altura antistante il fiume Noncello.
In breve tempo l’antico nucleo di Portus Naonis diventa punto di riferimento delle ville circostanti. Nel XIII secolo sono stati edificati anche gli edifici più significativi ancora esistenti, come il Duomo con il Campanile e il Palazzo del Comune.
Nel 1508, sotto la gestione della Serenissima, lo sviluppo della città continua, grazie anche a un lungo periodo di pace, rotto solo da alcune invasioni provenienti da est. Con l’arrivo di Napoleone prima e il ritorno degli austriaci dopo, Pordenone subisce una serie di trasformazioni. In particolare, sorgono i primi grandi cotonifici gestiti da industriali provenienti dall’estero, che determinarono un cambiamento urbanistico e sociale. Pordenone in poco tempo diventa uno dei più importanti centri del settore tessile d’Italia.
In seguito alla prima e alla seconda guerra mondiale le grosse industrie e anche il centro storico sono gravemente danneggiati. Dalla seconda metà del Novecento inizia una rapida ripresa industriale, che vede da un lato la chiusura dei cotonifici, dall’altro la nascita di nuove attività. La più importante realtà che si sviluppa in questa fase, è quella del gruppo Zanussi, che crea il primo stabilimento in via Montereale. Si aggiungono in seguito altre attività come l’industria di macchine tessili Savio, la fabbrica di ceramica Scala, la Seleco ed altre ancora. Pordenone diventa rapidamente un distretto industriale diversificato e moderno, con un nucleo urbano sempre più ricco e numeroso.
La città di Pordenone si trova nella regione del Friuli-Venezia Giulia. E’ capoluogo di provincia, ed è posizionato nell’area pianeggiante compresa tra il Livenza e il Tagliamento.
Il territorio circostante è molto vario e comprende tre aree: una montana a nord, una collinare al centro e una vasta pianeggiante a sud. Alcune zone si distinguono per la particolare ricchezza del paesaggio naturale: come il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e la Valle del Vajont.
Pordenone ha una posizione strategica ed è molto ben collegata, grazie a una rete di strade e autostrade che consentono di raggiungere facilmente tutti i Comuni della provincia. Viene considerata, inoltre, “un ponte per l’Europa”, in quanto da Pordenone si raggiunge l’Austria con 180 km circa e la Slovenia, con un percorso di 88 km.
Oggi si presenta come una città moderna, attiva e vivace. Il centro storico si sviluppa su due arterie principali: Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele II. Percorrendo queste due vie si possono ammirare i palazzi storici, eleganti, dipinti, affrescati, arricchiti da porticati e particolari che svelano le sue origini antiche.
Lungo l’area centrale della città si trovano numerosi caffè, ristoranti caratteristici e vetrine curate e accoglienti.
Qui troviamo i riferimenti culturali e sociali di maggiore interesse come:
Accanto alla zona centrale, che ha mantenuto l’anima e la fisionomia di un tempo, si è sviluppata tutta la parte circostante più moderna, sorta in seguito al boom economico. Pordenone già nei secoli scorsi vantava un artigianato fiorente nel campo della ceramica, dei tessuti di lana e seta e nella produzione della carta. Oggi queste attività si sono modernizzate, dando spazio anche al settore meccanico e metallurgico.
Pordenone è una città che offre, in diversi momenti dell’anno, una serie di eventi e iniziative culturali, sociali e ludiche.
Mercato cittadino
cos’è? Esposizione, lungo le vie del centro, di bancarelle che offrono vestiario, ortaggi, frutta e verdura, gastronomia e prodotti del territorio.
quando? il mercoledì e il sabato
Mercato dell’antiquariato
quando? Ogni ultima domenica del mese
Festa del patrono San Marco
cos’è? evento legato alla festività del patrono con rassegna d’arte, concerti e chioschi
quando? il fine settimana del 25 aprile
Storica TOMBOLA a Pordenone
cos’è? Una delle più antiche tradizioni di Pordenone, che coinvolge tutti in una grande festa popolare. La Tombola è anche un grande evento di musica, intrattenimento, cabaret e divertimento!
quando? a settembre
Pordenone Pedala
cos’è? tradizionale gita cicloturistica non competitiva
quando? Prima domenica di settembre
Pordenonelegge
cos’è? Festa del libro con gli autori
quando? a metà Settembre
Se vuoi segnalarci eventi o iniziative da aggiungere, relative a Pordenone, scrivi a: anna@immobiliarenordest.it.
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