CasaDoxa è l’Osservatorio Nazionale che riguarda gli Italiani e la casa. Si tratta, in pratica, della piattaforma di ricerca più specifica nell’ambito Living, che prende in esame tutto quello che si riferisce all’abitare. Ogni anno CasaDoxa realizza un’indagine su un campione rappresentativo di 7.000 famiglie. Tale analisi viene poi potenziata da interviste specifiche e aggiornamenti sulla situazione attuale. Da appassionato di numeri e statistiche trovo interessante scoprire e condividere i risultati di tale ricerca.
Inizio con i risultati dell’analisi svolta lo scorso anno per arrivare poi a quelli del 2020. L’indagine realizzata nel 2019 ha messo in evidenza quanto sia importante la casa per noi italiani. Il 90% degli intervistati, infatti, mette la casa in cima alla lista delle priorità. La casa, inoltre, viene vista non tanto come bene economico, ma quanto come “valore esistenziale”, un luogo pieno di emozioni e di personalità.
D’altro canto questo dato contrasta con un altro emerso. Quasi la metà degli italiani non è pienamente soddisfatta della casa in cui abita. Il 48% degli intervistati ha ammesso di non ritenersi contento dell’attuale scelta abitava. Il dato aumenta poi nel caso di locatori (64%), ma resta comunque alto anche per i proprietari di casa (44%). Tale malcontento riguarda in particolare i millennials e i nuclei familiari con reddito mensile netto inferiore a 2.000 euro. Andando poi ad analizzare questa insoddisfazione, emerge che nasce da caratteristiche strutturali della casa (soprattutto per edifici ante anni ‘90). Altro dato interessante è che gli italiani desiderano poter vivere in case più ecosostenibili, con minore impatto sull’ambiente e riduzione di sprechi e consumi. La casa ideale, insomma, dovrebbe essere efficiente e smart.
Il 2020 ha visto il Mondo intero fare i conti con il nuovo virus, Covid-19. Il modo di percepire e di vivere la casa si è modificato. Secondo i dati osservati dall’indagine Doxa la casa ha assunto un ruolo ancora più importante nella nostra vita. L’esperienza vissuta con il lockdown ha generato un’accelerazione alla tendenza al cambiamento già avviata. Chi prima desiderava cambiare o ristrutturare casa, oggi lo desidera ancora di più e si sta muovendo per farlo. C’è poi un dato che il 61% degli intervistati desidera vivere in abitazioni riqualificate o nuove che rispettino i criteri dell’abitazione moderna. La nuova tendenza rivolge l’attenzione alla qualità della vita all’interno delle mura domestiche. Per questo motivo si percepisce una necessità immediata di cambiamento e di ristrutturazione della casa. Dall’indagine emerge anche una propensione verso la ricerca di spazi idonei per ciascun componente della famiglia. Infine si segnala una maggiore importanza verso terrazzi, balconi, giardini e spazi esterni vivibili.
Ma la casa ideale, che oggi più che mai ciascuno di noi desidera, esiste o è destinata a rimanere un sogno? Dal mio punto di vista, proprio oggi rinnovare o cambiare casa è un processo che sta diventando sempre più rapido e necessario. La casa dei sogni è diventato un obiettivo economicamente più facile da raggiungere grazie agli incentivi fiscali a disposizione per la riqualificazione. Un aspetto che ritengo fondamentale per il raggiungimento della casa desiderata è, però, quello di venire affiancati da professionisti preparati. Le novità in campo di riqualificazione energetica degli immobili sono numerose e complesse. Ma non solo, individuare la casa ideale è quasi sempre un processo complicato. L’idea che abbiamo della casa dei sogni tende a scontrarsi con l’offerta del mercato e con le effettive disponibilità economiche di ciascuno. Tale ricerca, quindi, rischia di rimanere un sogno se non si è affiancati da consulenti capaci di tradurre le aspettative di ognuno in soluzioni concrete e raggiungibili.
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Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini
