venerdì 15 luglio 2022

Come sono diventata clown di corsia

Ci sono diversi modi per essere attivi nell’ambito del volontariato, uno tra questi è offerto dalla clownterapia. Vediamo assieme di cosa si tratta.

di Valentina Nadal
Come sono diventata clown di corsia

Per fare i clown di corsia non ci si può improvvisare, serve seguire una vera e propria formazione psicologico-sanitaria.

È da un pezzo che mi balenava nella testa l’idea di provare questa nuova esperienza. Un giorno, ero a casa, e ho deciso di inviare una mail per chiedere informazioni. Il caso ha voluto che da lì a poco iniziasse proprio il percorso di formazione per diventare clown di corsia. Ho deciso di prendere l’occasione al volo. È stata una scelta nata istintivamente dal desiderio di fare qualcosa per gli altri, in particolare per chi si trova in un momento di difficoltà. 

Voi conoscete la clownterapia? Sapete chi sono i clown di corsia? Le associazioni che promuovono questa attività di volontariato si trovano anche qui, nelle nostre zone. Se vuoi scoprire meglio di cosa si tratta continua a leggere l’articolo.

Chi sono i clown di corsia

Quando penso alla clownterapia il mio pensiero viene catapultato automaticamente nel film “Patch Adams”, dove uno spettacolare Robin Williams interpreta il ruolo del dottore-clown. Il film trae spunto proprio dall’autobiografia di Hunter “Patch” Adams, considerato il padre della clownterapia.

Nel 1971 Patch Adams è stato il primo a sperimentare la “terapia della risata” all’interno degli ospedali. Da allora questa figura si è diffusa in tutto il mondo, compreso in Italia. Oggi nel nostro Paese possiamo vantare oltre 4.000 volontari clown che prestano regolarmente servizio in circa 200 strutture ospedaliere e sanitarie. 

Si chiamano clown di corsia, e sono persone come me che hanno scelto, tramite un’associazione di riferimento, di fare un percorso di formazione per entrare in contatto con le persone ospedalizzate o in casa di riposo. Per fare i clown di corsia non ci si può improvvisare, serve seguire una vera e propria formazione psicologico-sanitaria che permette di operare all’interno del settore sociosanitario.

Come diventarlo

Per poter diventare clown di corsia è obbligatorio portare a termine un percorso di formazione. Innanzitutto bisogna frequentare un Corso Base che si articola in 3 giornate; venerdì pomeriggio, sabato e domenica tutto il giorno, alla fine del quale viene rilasciato un attestato di frequenza. 

Questo abilita il futuro clown alla partecipazione a due allenamenti mensili (attualmente il 2° e 4° mercoledì di ogni mese) della durata di circa 2 ore ciascuno presso una palestra. Qui vengono realizzati esercizi mirati che hanno l’obiettivo di preparare i volontari ad affrontare i servizi negli Ospedali, nelle Case di Cura o di Riposo e Comunità.

Dopo il corso base e almeno 4 allenamenti il clown affianca i clowns più anziani e già formati all’interno delle strutture ove operiamo per completare il periodo di tirocinio e diventare a tutti gli effetti un clown di corsia!

Vi confesso che nella prima giornata di formazione mi sono trovata a provare un’emozione del tutto particolare. Ero con persone mai viste prima, ma che in tempo zero ho sentito vicine, unite dallo stesso intento e in perfetta sintonia come non mi era mai capitato prima. È stata davvero una bella emozione!

Contatti

Se, come me, siete attratti dal desiderio di provare un’esperienza come questa, non esitate a prendere contatti con le Associazioni di riferimento. Di seguito vi riporto l’indirizzo mail al quale potete scrivere per chiedere tutte le informazioni che vi servono:

corso@claunando.it

Tutto ciò che è riportato in questo articolo e molto di più lo potete trovare, invece, nei siti delle associazioni che si occupano di seguire questo progetto di volontariato. 

  • Il primo link che vi lascio è relativo proprio alla Onlus Vip Claunando con sede a Pordenone della quale io ho scelto di farne parte.

http://www.claunando.it/

  • Il secondo, invece, fa riferimento alla federazione nazionale che collega e coordina le varie associazioni VIP sparse in tutto il territorio italiano.

https://www.vipitalia.org/

Se posso in qualche modo esservi d’aiuto per conoscere meglio questo mondo, potete scrivermi a: valentina@immobiliarenordest.it.

Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini