venerdì 24 novembre 2023

Concordia Sagittaria: il percorso archeologico

Un affascinante itinerario per immergersi nella suggestiva colonia romana dell’antica Julia Concordia

di Elisa Visentin
Concordia Sagittaria: il percorso archeologico

Un itinerario distribuito in 6 tappe ci permette di ripercorrere la storia millenaria di Concordia Sagittaria.

Per chi abita nelle vicinanze di Concordia Sagittaria, una tappa obbligatoria per conoscere il territorio è la visita del percorso archeologico concordiese. 

Concordia Sagittaria sorge, infatti, sopra i resti di un’antica città romana. Del centro storico, in particolare, è possibile percorrere un itinerario che collega le principali aree archeologiche. 

Scopriamo da vicino i punti di interesse che Concordia Sagittaria offre, non solo agli appassionati di archeologia, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere più a fondo le origini del nostro territorio. Partiamo proprio dall’itinerario archeologico per poi soffermarci sui luoghi più significativi dove sono conservati i reperti rinvenuti nel corso degli scavi realizzati.

Percorso archeologico

Un meraviglioso itinerario distribuito in 6 tappe consente di ripercorrere la storia millenaria di Concordia Sagittaria, che vede il passaggio da colonia romana a centro di culto paleocristiano. Il punto di partenza è Piazza Cardinal Costantini, sede della Cattedrale al di sotto della quale sono visitabili: un tratto urbano della strada romana Annia,

parte dei magazzini extraurbani dei primi secoli dell’Impero e il celebre complesso paleocristiano noto con il nome di Basilica Apostolorum

Da qui, proseguendo verso nord, si incontra prima l’area archeologica di via Faustiniana, dove è visibile una delle porte urbiche orientali, poi un tratto delle mura e i resti di un complesso termale di epoca romana.

Il percorso segue poi l’attuale via Mazzini fino all’incrocio con via Claudia, dove si trovava la porta urbica settentrionale, presentata in un pannello tematico. Sono collocati, inoltre, alcuni basoli di trachite, a ricostruire un frammento del Cardo Massimo, il principale asse viario della città. All’incrocio tra via Claudia e via 8 marzo si trovano due aree di scavo, una, con la Domus dei Signini, l’antica zona residenziale, l’altra evoca l’area dedicata al Teatro romano, ora delimitata da una siepe in bosso.

Da qui si raggiunge l’ultima tappa, rappresentata dall’area archeologica del Ponte romano, visibile lungo via S. Pietro e al di sopra della quale passava la via Annia al suo ingresso in città.

Area archeologica sotto la Cattedrale

A mio avviso la parte più affascinante del percorso si trova proprio nel fulcro dell’Area  Archeologica: la zona sottostante la Cattedrale di Santo Stefano.

In questo spazio è ben visibile un ampio tratto lastricato della Via Annia, l’antica strada che collegava Adria ad Aquileia, e parte dei magazzini commerciali. Si può ammirare, inoltre, il complesso ecclesiale paleocristiano della Basilica Apostolorum. Si tratta di una basilica a tre navate scandite da colonne di marmo greco e pavimentata a mosaico con decorazioni legate alla simbologia cristiana. L’abside è pavimentata a mosaico con motivi vegetali animati da volatili e agnelli. Sotto al presbiterio è visibile un pavimento in cubetti di cotto di edifici precedenti. Lungo i due lati brevi si possono osservare ambienti interpretati come spazi di accoglienza per pellegrini e monaci (a nord).

Distrutta questa prima basilica dalla grave alluvione della fine del 60 secolo, gli scavi effettuati nella seconda metà del Novecento portarono alla luce una seconda chiesa di epoca carolingia,subito sotto l’attuale Cattedrale di Santo Stefano Protomartire, eretta nell’anno Mille. Quest’area è infatti conosciuta per essere caratterizzata dalla presenza di tre chiese una sopra l’altra.

A fianco della Cattedrale si trova un cortile lastricato (in pianta: C), originariamente limitato da un portico, sul quale si apre un sepolcreto dove si vedono ancora numerosi sarcofagi, alcuni con iscrizioni.

Museo Civico Archeologico nel Palazzo Municipale

All’interno del Palazzo Comunale di Concordia Sagittaria è stata allestita una raccolta che conserva i reperti provenienti dalla necropoli di Concordia (stele, iscrizioni, urne cinerarie) e materiali vari del periodo paleocristiano rinvenuti sul territorio.

Tra i reperti di epoca romana sono da segnalare alcuni resti di pavimentazioni, anfore ed un orologio solare.

Museo Archeologico Nazionale Concordiese (a Portogruaro)

Per concludere questo percorso di riscoperta delle nostre radici più antiche è d’obbligo un passaggio al Museo Archeologico Nazionale Concordiese che si trova a Portogruaro.

Si tratta del più antico museo archeologico del Veneto e raccoglie i reperti provenienti proprio dagli scavi della vicina colonia Iulia Concordia.

Troviamo esposte le preziose iscrizioni provenienti dal “Sepolcreto dei militi”, eccezionale ritrovamento di fine ‘800 che offre un esempio di vita militare e civile. Il museo espone anche  reperti della vita quotidiana e una serie di rare monete.

I materiali sono esposti lungo le navate di sinistra e di destra, secondo un ordine cronologico progressivo. Nella navata centrale si distinguono frammenti di parti architettoniche di edifici pubblici (come parte dell’architrave riferita al teatro della città con iscrizione del I sec. d.C.); capitelli, rocchi di colonne e reperti della necropoli romana di Concordia.

Testo realizzato in collaborazione con Anna Bonvicini